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Bologna - Al via la terza edizione del corso interdisciplinare “Riflessioni su Scienza e Società”

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Si intitola “La scienza e le lettere: due linguaggi una cultura” l’intervento con cui il Magnifico Rettore Ivano Dionigi inaugurerà, giovedì 3 marzo alle 17, la terza edizione del corso interdisciplinare “Riflessioni su Scienza e Società”, organizzato dalla Facoltà di Scienze Matematiche fisiche e naturali. Il corso è dedicato non solo agli studenti, ma è aperto a tutta la cittadinanza con lo scopo di far conoscere l’importanza, l’utilità e la bellezza della scienza. Una serie di incontri che esploreranno anche confini e limiti della scienza, nonché la necessità che essa venga messa al servizio dell’umanità per rimediare vecchi errori ed per evitarne altri legati al suo incondizionato sviluppo.
Ulteriore obiettivo dell’edizione di quest’anno sarà poi quello di evidenziare lo stretto rapporto fra ricerca scientifica e ricerca umanistica al fine di colmare la frattura fra le così dette “due culture”.

I seminari, gratuiti e aperti al pubblico, si terranno martedì e giovedì, presso l’Aula magna del Dipartimento di chimica “G. Ciamician” in via Selmi 2, dalle 17 alle 19. Gli incontri saranno di due ore la seconda delle quali sarà riservata a discussioni con l’intento di stimolare al massimo l’interesse e il coinvolgimento dei partecipanti.
Fra i relatori ci sono nomi di grande rilevanza, che hanno già preso parte alle passate edizioni del corso, come il prof. Vincenzo Balzani, il prof. Claudio Franceschi, il prof. Andrea Segré e Don Giovanni Nicolini, ma anche “new entry” come il prof. Stefano Canestrari, membro dei più importanti comitati di bioetica e lo stesso Rettore Ivano Dionigi.

“Il corso – spiega la professoressa Margherita Venturi, la docente responsabile – si rivela importante per gli studenti, perché mostra il ruolo che la scienza ha nella società di oggi, ma anche perché insegna per quali scopi deve essere usata e soprattutto per quali scopi non deve o non dovrebbe mai essere usata. Questo è l’unico modo per avere studenti motivati e futuri cittadini responsabili”.

“Ma il corso – prosegue Venturi - è importante anche per tutti i docenti, perché sottolinea la necessità di unificare la cultura, e per la cittadinanza, perché permette di creare un ponte fra la scienza e la società, fra l’Università e la città e di far conoscere al cittadino le ricerche più recenti ed i problemi che oggi la scienza si trova a dover affrontare”.

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