Univ. di Pisa - Europa e migrazioni al centro della nuova laurea magistrale in Studi internazionali

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pisa-logoÈ un percorso concepito per formare futuri esperti in due ambiti cruciali della politica contemporanea, che fornirà chiavi di lettura e di analisi del sistema internazionale – globale ed europeo – con particolare attenzione al ruolo degli Stati, delle organizzazioni internazionali e dei soggetti privati, alle ragioni delle tensioni e dei conflitti e ai modi in cui questi si siano o possano essere risolti.
Dal prossimo anno accademico, la laurea magistrale in “Studi internazionali” del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa attiverà due nuovi curricula in Geopolitica degli interessi europei nell'era della globalizzazione e Governance delle migrazioni, elaborati dopo un'ampia ricognizione dell'offerta didattica a livello nazionale e una riflessione sull'esigenza di formare esperti in ambiti in cui sono richieste con sempre maggiore frequenza competenze avanzate e su cui il corpo docente pisano è particolarmente qualificato.

 “Un corso di laurea che ha come obiettivo la formazione di specialisti in relazioni internazionali deve sapersi rinnovare nei contenuti e andare nella direzione in cui evolvono gli assetti globali – commenta la professoressa Elena Dundovich, presidente del corso di laurea – La nostra laurea magistrale avvierà gli studenti verso l’approfondimento di due macrotematiche che risultano poco coperte dagli altri atenei, e darà loro strumenti indispensabili per inserirsi in un settore lavorativo che ha sempre più bisogno di professionisti con competenze e abilità specifiche”.

In particolare, il curriculum in “Geopolitica degli interessi europei nell'era della globalizzazione” intende fornire gli strumenti per operare in maniera adeguata in quella che si sta rivelando essere sempre più una delle aree chiave dell'età contemporanea. Partendo da una solida conoscenza di elementi linguistici, storico-politici, geografici, istituzionali, socio-culturali, giuridici e politico-economici, il curriculum intende infatti mettere il laureato nella condizione di comprendere il ruolo dell'UE nei vari scacchieri mondiali, e le ragioni di un suo (ancora) parziale protagonismo; di analizzare in maniera corretta le dinamiche che animano il mondo euro-mediterraneo e post-sovietico; di elaborare modelli, svolgere analisi, stabilire e gestire relazioni in ambito accademico, politico, commerciale e finanziario. In particolare, accanto alla politica estera dell'Italia nell'area, specifica attenzione verrà dedicata al tema dell'integrazione euroasiatica e al sistema di rapporti con l'Unione Europea e la Nato.

A fronte di un dibattito pubblico spesso male impostato e di decisioni di policy - sia nazionale che europea - che prendono in considerazione questioni circoscritte o prospettive di corto respiro, il curriculum in “Governance delle migrazioni” intende formare persone capaci di comprendere, spiegare, governare i fenomeni migratori nella loro globalità e le dinamiche dell'integrazione dei cittadini stranieri, nell'ambito di istituzioni internazionali, nazionali e locali e di associazioni e organizzazioni no profit. Inoltre, intende fornire i laureati di un'adeguata padronanza della dimensione europea della politica migratoria e del bisogno di costruire un dialogo equo e lungimirante con i paesi di origine e di transito, nel pieno rispetto dei diritti umani e della rule of law.

“Quale che sia il curriculum prescelto – sottolinea il professor Marcello Di Filippo, docente di riferimento del corso – sarà realizzato un collegamento effettivo fra le specifiche aree di studio, l'esperienza di tirocinio e il lavoro di tesi. In tale prospettiva, la mobilità internazionale sarà fortemente incoraggiata e i docenti coinvolti valorizzeranno la propria rete di contatti consolidati con università straniere, centri di ricerca, organizzazioni internazionali e istituzioni statali operanti nell'ambito degli argomenti trattati nel corso”.

Maggiori informazioni sul corso sono disponibili a questo link.