
Interverranno: il professor Daniele Morandi Bonacossi, docente di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente antico all’Università di Udine, che spiegherà “Perché la Siria ci è vicina”; l’archeologa Eva Ziedan, dell’Ateneo friulano, narrerà invece la “Storia di una democrazia calpestata”; l’architetto Mohamed Amin al Ahdab, del Comune di Venezia, farà la “Cronistoria di una rivoluzione”; il giornalista e scrittore Shady Hamadi (Il Fatto Quotidiano) illustrerà “Le difficoltà di un’unità politica”.
Infine, in videoconferenza da Beirut, Lorenzo Trombetta, giornalista ed esperto di questioni siriane (Ansa, Limes) analizzerà i possibili scenari futuri per il paese mediorientale.
«Nell’incontro – spiega il coordinatore Morandi Bonacossi – cercheremo di analizzare la travagliata fase storica che sta attraversando la Siria, Paese non distante da noi e affacciato sul Mediterraneo.
Sull’onda delle rivolte arabe, infatti, anche in Siria è scoppiata la cosiddetta “primavera” che tuttavia non si è ancora conclusa. Dopo più di 10 mila morti e 20 mila arresti, il regime sembra però essere ancora ben saldo, appoggiato dalla Russia e dall’Iran, con l’Occidente che rimane alla finestra diviso sul da farsi».