Visite all’interno della Torre Garisenda, solitamente chiusa, in compagnia di docenti e ricercatori, che racconteranno i rilievi e le indagini, delle quali le torri sono oggetto per conoscerne lo stato di salute. Incontri per discutere nelle scuole di tutela dei diritti umani, accoglienza dell’altro, convivenza e multiculturalismo e scrivere poi una vera e propria sceneggiatura per un cortometraggio aiutati da professionisti del mestiere. Itinerari a piedi nel centro di Bologna, per riviverne la storia attraverso le pietre impiegate per realizzare oggetti ornamentali e di culto e per edificare opere di uso pubblico e privato.
Sono queste alcune delle attività che, a partire da maggio, faranno vivere la ricerca, solitamente chiusa tra le mura universitarie, nelle vie, nelle piazze e nelle scuole della città. Il progetto ‘I Ricercatori parlano alla Città’, realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, nasce con l’obiettivo di portare fuori dalle sedi tradizionali il lavoro e le attività dei ricercatori universitari, in modo che la città e i cittadini possano beneficiare di questa ricchezza. Il progetto si articola in diverse attività, incontri, eventi, itinerari, cacce al tesoro, durante le quali i ricercatori potranno raccontare e spiegare le loro attività e animare la vita cittadina: dieci iniziative che spaziano tra le diverse discipline di cui ci si occupa in Ateneo e che sono state individuate tra le oltre 50 proposte pervenute.
Le università sono da sempre crocevia di relazioni senza confini a parte attiva dei territori in cui operano, fonte del capitale umano e motore di crescita culturale e socioeconomica. Dalla medicina alla storia, dall’ingegneria alla conservazione dei beni culturali, ogni giorno i ricercatori dell’Ateneo tentano di fornire risposte, progettando soluzioni per migliorare il modo di curarsi, di muoversi, di relazionarsi, di vivere, salvaguardando l’ambiente e progettando il futuro. Con questo progetto, si cercherà di far crescere nelle persone la percezione della ricerca scientifica come una cosa utile e divertente.
L’iniziativa si colloca inoltre nell'ottica delineata dal Piano strategico di Ateneo (2010-2013) che, nel declinare la missione, precisa che l’Alma Mater, consapevole della sua vocazione formativa e scientifica e della sua responsabilità sociale e morale intende porsi come il luogo naturale dell'innovazione delle conoscenze, del riconoscimento del merito e della piena formazione dei cittadini.
Già nel 2011 erano state realizzate due iniziative utilizzando il contributo della Fondazione del Monte: “Chimica e….” (Dipartimento di Chimica in collaborazione con Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali) e “Dia-logo” (Facoltà di Lingue e Letterature Straniere), per il quale si prevede quest’anno una seconda edizione con una serie di incontri a partire da giugno.