L’Università di Udine per tre giorni sarà la “capitale” italiana dell’archeologia del Vicino Oriente Antico, l’area compresa tra Egeo, Levante ed Egitto, culla di alcune tra le più affascinanti e progredite civiltà precristiane. Dal 16 al 18 gennaio a Palazzo Caiselli a Udine si terrà la prima “Scuola di archeologia del Vicino Oriente antico” organizzata dall’Associazione universitaria archeologia Udine (Auau) e dall’Ateneo friulano, con il sostegno della Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia.
Un viaggio nella storia e nell’archeologia del Vicino Oriente, dell’Egeo e dell’Egitto antichi, che analizzerà gli aspetti antropologici, diplomatico-amministrativi, sociali e commerciali che regolavano le relazioni fra Oriente, Mediterraneo orientale ed Egitto tra il XVI e il XIII secolo a.C. (età del Bronzo Tardo). Per ulteriori informazioni:
http://auau.uniud.it.
Alcuni tra i maggiori studiosi italiani del settore, fra cui Paolo Matthiae, lo scopritore di Ebla, si alterneranno in un ciclo di seminari cui parteciperanno una cinquantina di studenti, specializzandi, dottorandi e ricercatori provenienti da università di tutta la penisola. L’ultima giornata sarà dedicata ai risultati delle ricerche svolte nelle più importanti missioni archeologiche italiane in Siria, Turchia e Iraq: il Progetto di Ebla Chora guidato da Paolo Matthiae (Università di Roma “La Sapienza”), la Missione congiunta turco-italiana a Karkemish coordinata da Niccolò Marchetti (Università di Bologna) e il Progetto archeologico regionale “Terra di Ninive” diretto da Daniele Morandi Bonacossi (Università di Udine).
La Scuola, dedicata al tema “Storie di ambasciatori, soldati, artigiani e mercanti: gli scambi e le relazioni culturali tra Egeo, Vicino Oriente ed Egitto nell’età del Bronzo Tardo”, sarà inaugurata mercoledì 16 gennaio, alle 9, nella Sala del Pianoforte di Palazzo Caiselli, in vicolo Florio 2/b, a Udine. Interverranno Cristiana Compagno, rettore dell’Ateneo friulano; Neil Harris, direttore del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università; Daniele Morandi Bonacossi, coordinatore del progetto archeologico “Terra di Ninive” condotto dall’Ateneo udinese nell’Iraq settentrionale; Elisa Sartori e Anna Nardini dell’Associazione universitaria archeologia Udine.
L’Associazione universitaria archeologia Udine è nata nel 2009 dall’iniziativa di alcuni studenti di archeologia dell’Ateneo friulano con l’obiettivo di promuovere attività che integrino il percorso accademico con la formazione professionale. A questo scopo ha organizzato un seminario per la conservazione dei materiali di scavo, un corso per il conseguimento del brevetto subacqueo e la prima Scuola di archeologia del Vicino Oriente antico. Inoltre, ha contribuito a finanziare i corsi di Etruscologia per l’anno accademico 2011-2012 e di Egittologia per l’a.a. 2012-2013. L’Associazione è attiva anche sul fronte civico: nel 2012 ha partecipato, insieme ad altre associazioni universitarie, al progetto “H2Udine”, mentre per il 2013 è in programma un ciclo di conferenze, aperte a tutti gli interessati, sulla preistoria e la protostoria locali. Inoltre, in collaborazione con i Civici Musei di Udine ha organizzato un corso di formazione per operatori didattici in occasione della riapertura del Museo Archeologico della città.