Imparare più lingue per imprarare un linguaggio comune
Si tratta della giornata conclusiva del progetto speciale “Il plurilinguismo: veicolo di cultura e di imprenditorialità”, promosso da Cip e Anils Fvg e finanziato dalla Regione, che ha coinvolto studenti di cinque scuole regionali: l’Isis “Dante Alighieri” di Gorizia, l’“Einaudi” di Palmanova, l’istituto “Don Bosco” di Pordenone e i licei “Preseren” di Trieste e “Percoto” di Udine. Durante il convegno gli studenti, alla presenza dei rappresentanti di aziende internazionali come Eurotech e Illy caffè, presenteranno i loro progetti volti a far conoscere la realtà multilingue del Friuli Venezia Giulia e i loro contatti con scuole di altri Paesi.
Obiettivo del progetto era infatti quello di stimolare in docenti e studenti la consapevolezza del ruolo chiave del plurilinguismo nell’acquisire competenze interpersonali, interculturali e imprenditoriali per partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita lavorativa e sociale. «Si tratta – spiegano i referenti del progetto per l’Università di Udine, Giorgio Ziffer e Sonia Gerolimich – di sviluppare una cultura linguistica in cui l’apprendimento delle lingue straniere possa diventare qualcosa di interessante e attraente fin dagli anni della scuola, strumento di conoscenza e di apertura al diverso, utile per la crescita individuale e professionale».
Al convegno, dopo i saluti iniziali delle autorità, interverranno, fra gli altri, la coordinatrice del progetto speciale sul plurilinguismo, Marilena Nalesso; la presidente regionale dell’Anils Milvia Corso; l’esperto di glottodidattica di Luciano Mariani; Patrizia Pavatti della Direzione centrale istruzione, università, ricerca della Regione Fvg, e Alessandra Missana dell’Area servizi agli studenti dell’Ateneo friulano. Concluderà i lavori la relazione su “La scuola delle lingue” del direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo, Giorgio Ziffer.