La scienza a scuola: l'Università di Udine capofila italiano del progetto europeo "Secure"

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L’Università di Udine è capofila italiano del progetto europeo di ricerca ‘Secure – Science education curriculum research’ dedicato allo studio dell’educazione scientifica nella scuola di base (dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado). Il progetto ha durata triennale e nel Friuli Venezia Giulia coinvolge 1200 ragazzi di 22 scuole. Complessivamente vi partecipano 12 mila studenti e 1200 insegnanti di 10 Paesi europei (Austria, Belgio, Cipro, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Svezia).
Il lavoro è focalizzato su studenti di 5, 8, 11 e 13 anni, il loro programma di scienze e i loro insegnanti. Fra i partner del progetto figurano università, centri di ricerca e istituti scolastici e pedagogici. I risultati verranno tradotti in una serie di raccomandazioni indirizzate alle istituzioni europee e nazionali.

«Il progetto – spiega Marisa Michelini, responsabile per l’Italia della ricerca – mira ad analizzare in modo comparato il curriculum stabilito dal Ministero con quello agito dagli insegnanti e quello percepito dagli allievi per la matematica, le scienze e la tecnologia, comprese le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), al fine di individuare criticità, esigenze, valenze e buone pratiche».

La ricerca prevede, in particolare, riunioni di esperti su specifici aspetti, come le analisi curriculari o gli strumenti di indagine sul curriculum e incontri con i tutti i partner per discutere della ricerca svolta nei diversi Paesi del progetto. Da lunedì 27 (dalle 9) a mercoledì 29 febbraio l’Ateneo friulano, nel polo di Scienze della formazione di via Margreth 3 a Udine, ospiterà la riunione tecnica d’avvio del progetto in Italia. All’incontro parteciperanno una trentina di esperti europei in didattica della scienza, responsabili di ricerca delle sedi partner del progetto.