Firmato accordo Università Udine-Istituto nazionale di chimica della Slovenia

Stampa
L’Università di Udine ha attivato una partnership scientifica con l’Istituto nazionale di chimica della Slovenia (Nic) nell’ambito di progetti di ricerca europei, di corsi di laurea e di dottorato e della mobilità dei ricercatori, nei settori delle nanotecnologie, dei materiali, della chimica e biochimica, e dell’ingegneria chimica. L’accordo quadro di cooperazione tra le due istituzioni è stato firmato oggi a Lubiana dal rettore dell’Ateneo friulano, Alberto Felice De Toni, e dal direttore dell’Istituto sloveno, Janko Jamnik, alla presenza dell’Ambasciatrice d’Italia in Slovenia, Rossella Franchini Sherifis, e del responsabile dell’Istituto italiano di cultura di Lubiana, Angelo Izzo.
Le attività in cooperazione fra Udine e Lubiana inizieranno già in questi mesi. A partire dal processo di internazionalizzazione dei corsi di studio dell’Ateneo friulano, in particolare con seminari di visiting scientists nell’ambito del corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’ambiente e l’energia, del corso di dottorato in Scienze dell’ingegneria energetica e ambientale e degli altri dottorati di area scientifica e tecnologica.

L’Istituto nazionale di chimica di Lubiana è una istituzione scientifica di livello internazionale, leader in Slovenia nell’alta formazione e nella ricerca; vi lavorano circa 260 scienziati, un quarto dei quali giovani ricercatori.

«Si tratta di un primo fondamentale accordo – ha spiegato il rettore Alberto Felice De Toni – con l’obiettivo di estenderlo a breve ad altre importanti istituzioni scientifiche slovene e all’Università di Lubiana, nel quadro della nostra strategia di internazionalizzazione delle attività didattiche e di ricerca, specie nei settori più all’avanguardia e di frontiera che segneranno il futuro già nei prossimi anni».

«La collaborazione – ha sottolineato il direttore del dipartimento di Chimica, Fisica e Ambiente, Alessandro Trovarelli – permette l’accesso dei nostri ricercatori ad una istituzione con un potenziale di strumentazione all’avanguardia in settori strategici per l’Ateneo e darà la possibilità di sviluppare progetti congiunti nell’ambito dell'imminente lancio dei bandi del programma europeo Horizon 2020».

L’Istituto nazionale di chimica di Lubiana è attivo nella ricerca di base e applicata, orientata verso le biotecnologie, la protezione ambientale, la chimica, la ricerca sui materiali, l’ingegneria chimica. Può contare su importanti collaborazioni scientifico-industriali – in particolare nel settore alimentare, chimico e farmaceutico – che, sul versante del bilancio, fruttano circa il 25 per cento delle entrate dell’ente.

Alla firma dell’accordo erano presenti anche la direttrice dell’Agenzia ex-Ice (Istituto per il commercio con l’estero) di Lubiana, Alessandra Rainaldi; per l’Istituto nazionale di chimica della Slovenia la presidente del comitato scientifico, Simona Golic Grdadolnik, e il coordinatore di uno dei gruppi di ricerca, Albin Pintar; per l’Università di Udine la delegata per l’internazionalizzazione, Antonella Riem, e il delegato per i rapporti internazionali del Consiglio d’amministrazione, Paolo Petiziol.