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La valutazione della ricerca da parte dell’ANVUR al centro di un dibattito in Università Cattolica

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Università Cattolica di MilanoEntro il 28 settembre verrà pubblicato il nuovo bando di partecipazione alla valutazione della ricerca dell’ANVUR (l’Agenzia nazionale per la valutazione della ricerca). L’organismo super partes, insediatosi nel 2010 su decreto ministeriale e istituito sulla base di standard qualitativi di livello internazionale, valuterà la ricerca, le strutture universitarie, l’accreditamento di nuovi corsi di laurea e sedi, e determinerà le regole di accesso ai ruoli accademici.
Lo stesso mercoledì 28 settembre l’Università Cattolica promuoverà un convegno dal titolo “Giornata di studi: la ricerca universitaria e la sua valutazione” che ospiterà il saluto del rettore dell’Ateneo, Lorenzo Ornaghi; il presidente della CRUI e rettore dell’Università della Tuscia, Marco Mancini; il membro del Consiglio direttivo dell’ANVUR, Luisa Ribolzi; il coordinatore nazionale dell’ANVUR per il settore delle facoltà di Agraria e Veterinaria di tutta Italia, preside della facoltà di Agraria di Piacenza e coordinatore della Commissione Strategie di Ricerca della Cattolica, Lorenzo Morelli.

L’appuntamento nell’aula Pio XI in largo Gemelli, 1 a Milano a partire dalle ore 10 si aprirà con il tema della Valutazione della qualità della ricerca 2004-2010. Ne parleranno, oltre a Luisa Ribolzi dell’Università di Genova, Emanuela Reale, vice presidente dell’Associazione italiana di valutazione e CERIS-CNR.

Il pomeriggio continuerà con la Valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche, con l’introduzione di Angelo Bianchi, preside della facoltà di Lettere e filosofia della Cattolica, e Edoardo Barbieri, direttore del Centro Europeo libro biblioteca ateneo (Creleb) dell’Ateneo.

Interverranno Cinzia Daraio dell’Università degli Studi di Bologna; Margherita Camorani e Federica Carminati, del Creleb della Cattolica; Paola Galimberti, della biblioteca dell’Università degli Studi di Milano; Alberto Baccini dell’Università degli Studi di Siena; Chiara Faggiolani dell’Università di Roma “La Sapienza”. Moderatore sarà Giovanni Solimine dell’Università di Roma “La Sapienza”.

In queste settimane in Italia è aperto il dibattito sull’operato dell’ANVUR ai fini di migliorare la didattica e incrementare la ricerca all’interno delle università. Al centro della riflessione del convegno saranno la ricerca e i parametri di valutazione quantitativi forniti dagli indicatori bibliometrici (Impact Factor, Citation Index ecc. che comprendono il numero delle pubblicazioni, delle citazioni delle stesse, la continuità della produzione scientifica …). Se per le discipline strettamente scientifiche tali parametri paiono funzionare, per le discipline umanistiche e in parte per quelle sociali la loro efficienza è messa in dubbio da più parti. Come comportarsi? Mantenere la loro rigidità numerica o pensare di introdurre anche criteri qualitativi? Come gestire queste informazioni in modo tale che divengano parametri affidabili per il finanziamento di Dipartimenti e Università? Quali strumenti possono garantire alle Università un’adeguata visibilità della propria produzione scientifica?

L’Università Cattolica vuole partecipare attivamente al processo di riforma della valutazione universitaria attraverso l’incontro del 28 settembre e annuncia, con l’occasione, la nomina del preside della facoltà di Agraria, Lorenzo Morelli, a coordinatore dell’ANVUR per il settore delle facoltà di Agraria e Veterinaria di tutta Italia (l’area 7 delle 14 del CUN).

Un incarico che lo vedrà impegnato a valutare la ricerca del settore: le rilevazioni prodotte, infatti, saranno determinanti per distribuire parte del Fondo di finanziamento ordinario alle Università e agli Enti di ricerca che raggiungeranno i risultati migliori, in modo meritocratico e trasparente.

Inoltre, sottolinea lo stesso preside Morelli, “valutando il lavoro dei ricercatori, che saranno posti in graduatoria, si potrà avere anche un’idea della qualità della didattica, poiché le ricadute del lavoro scientifico sull'insegnamento sono enormi. E questa è una caratteristica che ha sempre contraddistinto la nostra facoltà, che ha basato proprio sulla qualità della ricerca la propria autorevolezza e il proprio prestigio”.

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