
Tre gli ospiti che interverranno nel corso delle giornate. Il fotografo canadese Louie Palu, che terrà una conferenza dal titolo "The Costs of War" giovedì 2 giugno alle ore 18.15 alla Società Letteraria in piazzetta Scalette Rubiani. Il palestinese Nouraddin Shehaddah e l’israeliano Ricky Levi, entrambi portavoce dei Combatants for peace, che interverranno sabato 4 giugno alle 11.45 nell’aula 1.1 del polo Zanotto con una relazione intitolata “Non-violence as a Strategy in Palestine/Israel”.
Louie Palu, nato in Canada nel 1968 da genitori italiani, è un fotoreporter che dal 2006 segue la Guerra in Afghanistan come freelance. Il suo progetto, fortemente focalizzato sugli aspetti sociali e politici, mira a riportare l’attenzione su un conflitto che a suo parere viene troppo spesso trascurato. Palu si è occupato anche del centro detentivo di Guantanamo Bay, con un lavoro che è stato pubblicato sul “The Atlantic Monthly”. Oltre ad aver ricevuto numerosi premi, ha collaborato col “The New Yorker”, “The New York Times”, “Time”, “Newsweek”, e “The Economist” e le sue opere sono apparse in numerose collezioni tra cui il “George Eastman house international museum of film and photography”, e il “Museum of fine arts Houston”.
Nouraddin Shehaddah e Ricky Levi sono entrambi portavoce dei Combatants for peace, associazione non-violenta israelo-palestinese che ha avuto inizio da un’azione congiunta di palestinesi e israeliani che avevano preso parte attiva nel ciclo della violenza: gli israeliani come soldati dell’esercito nazionale (IDF) e i palestinesi come parte della lotta violenta per la libertà palestinese. Dopo aver brandito armi per troppi anni, ed essersi reciprocamente affrontati solo attraverso lo scontro armato, hanno deciso di deporre i fucili, e di combattere per la pace. Agiscono solo attraverso mezzi non-violenti per fare in modo che ciascuna parte sia in grado di comprendere le aspirazioni nazionali dell’altra. Sono convinti che il dialogo e la riconciliazione siano l’unico modo per mettere fine all’occupazione israeliana, per fermare i progetti di colonizzazione e per arrivare ad uno Stato palestinese, con capitale Gerusalemme Est, che coesista con lo Stato israeliano.
Tra i loro obiettivi: sensibilizzare entrambe le opinioni pubbliche circa le speranze e le sofferenze della parte avversa, creare dialogo e collaborazione, educare la società israeliana e palestinese alla riconciliazione e alla lotta non-violenta, fare pressione politica su entrambi i governi per fermare il ciclo della violenza, mettere fine all’occupazione e riprendere un dialogo costruttivo.
Tutte le informazioni e il programma completo del Simposio sono disponibili sul sito www.veronanonviolence.blogspot.com