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Dall’azione al pensiero nel processo di apprendimento

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psicologiaLe nuove generazioni, è sotto gli occhi di tutti, hanno difficoltà nel processo di apprendimento ad utilizzare un codice di pensiero e di espressione astratto. Le agenzie educative chiedono a gran voce nuove metodologie per coinvolgere bambini e ragazzi in un processo che li porti a crescere e a raggiungere gli obiettivi che gli adulti considerano importanti. Ma perché non valorizzare le modalità motorie per imparare?
Il centro di ricerca SPAEE (Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione) dell’Università Cattolica in collaborazione con l’associazione “Bussola della mente funzionale” propone una giornata di studio sabato 5 aprile presso la Cripta dell’Aula Magna in largo Gemelli 1 a Milano dalle 9 alle 13, dal titolo “Dall'azione al pensiero: una metodologia di intervento” che vuole approfondire gli studi, le ricerche e le riflessioni del mondo scientifico sulle matrici motorie del pensiero e del linguaggio e nella prospettiva della “bussola della mente funzionale”.

L’immaginazione motoria, ovvero la simulazione mentale di un movimento, sta ricevendo crescente attenzione per le sue potenziali applicazioni in campo sportivo e neuroriabilitativo.

Diversi studi condotti in campo neuroscientifico evidenziano che l’immaginazione e l’esecuzione fisica di un movimento condividono l’attivazione di sostrati neurali simili. Partendo da questa osservazione, si è ipotizzato che la simulazione mentale ripetuta di un movimento (mental practice) possa essere utilizzata per supportare la riabilitazione della funzionalità motoria in soggetti con problematiche neurologiche.

Inoltre l’integrazione della musica nell’esercizio di mental practice può contribuire ad aumentare l’efficacia di questa tecnica in due modi: a) fornendo la struttura ritmica e sequenziale all’esecuzione del movimento (reale e immaginato); b) riducendo l’ansia attraverso l’induzione di stati emotivi positivi.

L’uso di questa tecnica combinata si è rivelato particolarmente promettente in pazienti con danni cerebrali, per alleviare vissuti di ansia durante la fase riabilitativa e potenziarne l’efficacia.

La giornata di studio si aprirà con l’introduzione del direttore dello SPAEE, Alessandro Antonietti. Seguiranno gli interventi di esperti in medicina, pedagogia, informatica che parleranno dei diversi tipi di disturbi uditivi e linguistici nei processi di apprendimento, delle funzioni cognitive del sistema motorio, della bussola della mente funzionale.

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