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Università Bicocca, visite optometriche gratis ai ragazzi affetti da sindrome di Down

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bambinaCinquantotto ragazzi affetti da sindrome di Down visitati in meno di un anno presso i laboratori di Ottica e optometria dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e novantaquattro coppie di lenti prodotte e fornite da Essilor Italia. Sono i numeri frutto di un accordo di programma, sottoscritto nell’aprile del 2010, tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’associazione ViviDown ed Essirol Italia, per garantire un supporto optometrico ad oltre 300 ragazzi dell’associazione.
«Questa sinergia – spiega Renzo Velati, docente di ottica e optometria presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca-, è nata per offrire un servizio di valutazione e di compensazione delle anomalie visive e si conclude con la fornitura gratuita delle lenti oftalmiche necessarie a correggere i problemi di vista».

Una collaborazione che allo stesso tempo permette agli studenti in ottica e optometria di svolgere un utile praticantato e di creare i presupposti per produrre «ricerche all’interno di una particolare popolazione qual è quella delle persone affette da sindrome di Down», dice Velati.

Il programma di visite, da cui sono già nate quattro tesi di laurea, rappresenta una vera e propria esperienza lavorativa per gli studenti. A loro, infatti, spetta il compito di gestire i rapporti con i fornitori esterni e la gestione tecniche relative alle fasi d’ordine e di montaggio delle lenti per occhiali grazie al lettore per tele sagomatura E-Tess, un particolare strumento offerto proprio da Essilor.

Gli studenti che svolgono il tirocinio presso i laboratori di ottica e optometria, oltre a vivere una forte esperienza umana e professionale, ottengono anche 16 crediti formativi.

«Si tratta di un importante tassello che si aggiunge ai programmi di educazione svolti nell’ambito del corso in ottica e optometria- afferma Velati-. Ci tengo a sottolineare che si tratta della prima realtà in grado offrire un servizio optometrico rivolto al pubblico all’interno di un Ateneo».

Le visite, che permettono un controllo che spazia dall’acutezza visiva alla sensibilità al contrasto, dalla stato binoculare alla mobilità oculare, dal test di confronto alla topografia corneale, vengono effettuate con moderni strumenti professionali come il Plusoptix vision screening S04, macchina in grado di misurare l’acutezza visiva grazie alla tecnologia a infrarossi e messa a disposizione dell’Associazione ViviDown. 

Dalle visite effettuate finora è stato riscontrato che il 93 per cento dei ragazzi affetti da sindrome di Down ha problemi di vista: il 59 per cento è astigmatico miopico e il 34 per cento è astigmatico ipermetrope. È stato inoltre riscontrato, grazie alla topografia corneale, che il 13 per cento è affetto da un disturbo della cornea chiamato cheratocono. E la metà di loro, prima della visita in Bicocca, non sapeva di essere affetto da questo disturbo che produce distorsioni delle immagini ed una visione confusa sia da vicino sia da lontano.

«Siamo molto soddisfatti dell'accordo fatto con l'Università perché, grazie ad un controllo particolarmente accurato, è possibile determinare quali siano le migliori lenti  per correggere i problemi visivi dei nostri associati- dice il presidente di ViviDown, Leonardo Casati-. Inoltre, la fornitura gratuita delle lenti stesse è un supporto anche economico non indifferente. Grazie alla professionalità, alla sensibilità e alla pazienza del personale dell'Università, tutte le persone con sindrome di Down visitate si sono trovate completamente a loro agio».


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