Brillanti, regolari e soddisfatti: è il profilo dei laureati made in Insubria secondo Almalaurea
L’indagine di AlmaLaurea ha coinvolto oltre 190mila laureati del 2010 dei 56 Atenei aderenti da almeno un anno al Consorzio Interuniversitario, tra cui l’Università dell’Insubria.
I laureati dell’Università dell’Insubria coinvolti nel XIII Profilo dei laureati sono i 1.572 giovani usciti dall’Ateneo nel 2010. Nella sintesi viene restituito il profilo di 1.144 laureati di primo livello e di 273 laureati nei percorsi specialistici biennali.
Il primo risultato positivo riguarda i laureati di primo livello: come si evince dall’indagine “all’Università dell’Insubria il traguardo della laurea è raggiunto in media a 25,5 anni; la media nazionale è di 25,9. La regolarità negli studi per i laureati dell’Insubria è più elevata della media nazionale: il 52% conquista il titolo in corso (con un 22% che si laurea al primo anno fuori corso) contro il 38% del complesso dei laureati di primo livello. La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 74% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti; è il 68% a livello nazionale”. Un altro dato interessante è che “l’84% dei laureati di primo livello dell’Insubria ha entrambi i genitori non laureati; significa che nella maggioranza dei casi portano la laurea in famiglia per la prima volta, ben più della media nazionale che è del 75%”.
Il 60% dei laureati dell’Università dell’Insubria di primo livello ha svolto tirocini e stage, la media nazionale è del 62,5%. L’esperienza di studio all’estero coinvolge l’11% laureati di primo livello dell’Insubria, la media nazionale è del 10,5%.
Il 90% dei laureati dell’Università dell’Insubria si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 30% lo è “decisamente”). Nella media nazionale i soddisfatti sono l’86%.
Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 65% dei laureati; la media nazionale è il 66%. Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’Università dell’Insubria, ma cambiando corso (8,5%).
E dopo la laurea? Il rapporto rivela che “Il 59% dei laureati dell’Insubria intende proseguire gli studi, meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (77%). La gran parte dei laureati 2010 che ha espresso queste aspirazioni formative punta ad una laurea specialistica: il 38%”.
“Performance particolarmente brillanti” sono definite nel rapporto le carriere universitarie dei laureati specialistici 2010 dell’Università dell’Insubria. “Che si tratti di laureati di qualità è confermato dalla loro particolare regolarità” – viene sottolineato nell’indagine. L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 66% dei casi – ed altri 26 su cento con un anno di ritardo – contro il 47,5% del complesso dei laureati specialistici. L’età media alla laurea nel complesso dei laureati specialistici dell’Insubria del 2010 è di 26,8 anni (la media nazionale è di 27,5 anni); valore che sarebbe ancora inferiore al netto del 29% di studenti che si sono immatricolati con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica. La votazione finale è in media di 106,7 su 110”.
I laureati specialistici all’Insubria si distinguono anche per indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 75 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. L’ esperienza di stage coinvolge 45 laureati specialistici dell’Insubria su cento; a livello nazionale è il 55%. L’esperienza di studio all’estero riguarda il 7% degli specialistici (è il 15% nel complesso).
Estremamente soddisfacente la valutazione sull’esperienza universitaria compiuta con la laurea specialistica all’Insubria “l’esperienza universitaria risulta ampiamente apprezzata – si legge nel rapporto - sono decisamente soddisfatti 35 laureati su cento, altri 58 esprimono comunque una valutazione positiva - . Tanto che 79 laureati su cento la ripeterebbero”.
Si dice soddisfatto il rettore, professor Renzo Dionigi dei risultati dell’Indagine Alma Laurea, che «rappresentano una conferma della validità dell’offerta formativa dell’Università dell’Insubria e, in particolare, del rapporto che i docenti hanno saputo instaurare con i propri allievi».