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SSSUP - Corso per giornalisti inviati nelle aree calde del mondo

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Un corso per prevenire, per comprendere e per difendersi dalle principali minacce alla sicurezza personale rivolto a giornalisti, telecineoperatori, fotografi inviati in aree di crisi e in ambienti ostili: è quello promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sotto la direzione scientifica di Andrea de Guttry, ordinario di diritto internazionale e pioniere della formazione in Italia per le attività di “peacekeeping” e di “peacebuilding”, a cui si è dedica dal 1995.
Il corso è rivolto a un massimo di venti allievi ed è intitolato “On the Front Line – Hostile Environment Training for Media Professionals”, si tiene dall’8 al 13 luglio 2013, ma la scadenza per presentare le domande è fissata al 20 maggio 2013. Il bando e il modulo di domanda on line sono disponibili da qui http://www.sssup.it/context_elenco.jsp?ID_LINK=698&;id_context=36561&page=13&area=46. Le lezioni sono in lingua inglese e quelle “frontali” si alterano a esercitazioni e simulazioni, grazie alla collaborazione della Folgore di Livorno.  

“Lavorare in aree di crisi – spiega Andrea de Guttry - richiede una preparazione specifica. Sull’onda dei mutamenti e dei ‘trend’ globali nel modo di fare e di produrre informazione è cambiato in profondità anche l’atteggiamento di rispetto e di neutralità verso i giornalisti, i reporter e, in generale, gli operatori dell’informazione. Cronache più o meno quotidiane purtroppo lo attestano. Eppure capita spesso che personale, anche freelance, si ritrovi a operare sul campo senza un’adeguata preparazione e senza un adeguato supporto organizzativo. Il corso intende andare incontro a queste necessità”. Il programma di “On the Front Line – Hostile Environment Training for Media Professionals” è stato sviluppato dall’Itpcm (International training program for conflict management) della Scuola superiore Sant’Anna, diretto proprio da Andrea de Guttry, “dopo essere stato condiviso e messo a punto con il contributo – aggiunge il docente - della Federazione Internazionale dei Giornalisti e di Reporters Without Borders”. Nelle vesti di formatore sarà impegnato anche personale della Brigata Folgore di Livorno, della Croce Rossa Italiana mentre “inviati di guerra” porteranno testimonianze e racconteranno esperienze vissute in prima persona che potranno diventare “casi studio”.

Il programma didattico prevede un modulo iniziale di descrizione del contesto (legale, politico, tecnologico) con lezioni in classe e due altri moduli, “Safety” e “Security”, dedicati ad esercitazioni pratiche e a simulazioni da svolgersi al centro addestramento della Folgore di Livorno, dove gli allievi si confrontano con uno scenario tipio di un’area di crisi, attraverso un percorso a tappe. Qui, oltre a imparare a muoversi in situazioni critiche – rapimenti, checkpoint, attraversamenti di campi minati, conflitti a fuoco –  apprenderanno nozioni di pronto soccorso avanzato in caso di incidente o di ferimento. Particolare enfasi sarà dedicata alle questioni relative all’attrezzatura e all’equipaggiamento che non potranno mancare dal bagaglio di chi si appresta a partire per aree di crisi.

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