Via libera alla spintronica basata sul grafene
La spintronica sfrutta non solo la carica elettrica degli elettroni (come nell'elettronica convenzionale) ma anche il loro momento magnetico (spin). Dispositivi spintronici sono già utilizzati negli hard disk magnetici dei computers per leggere i bit che vi sono memorizzati, ma in futuro la spintronica porterà a dispositivi logici e a memorie molto più sofisticate e performanti di quelle attuali.
Per questi dispositivi, un requisito essenziale è che gli elettroni viaggino per distanze lunghe (rispetto alle dimensioni nanometriche dei dispositivi) senza che l'orientazione del loro spin cambi. Nei materiali convenzionali questo non è possibile perchè gli spin degli elettroni tendono a cambiare facilmente l'orientazione. Ed è qui che entra in gioco il grafene.
I ricercatori di Cambridge, Parma e Aalto, hanno dimostrato - usando anche le sofisticate tecniche di imaging magnetico di Diamond Light Source - che nel grafene gli elettroni possono conservare l'orientazione del loro spin mentre percorrono distanze (∼100 µm) di parecchie volte superiori ai valori misurati in precedenza.
Il lavoro è stato anche selezionato come una “highlight” della Diamond Light Source, il sincrotrone britannico:
http://www.diamond.ac.uk/Science/Research/Highlights/2016/I06-Mathur.html.