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Università di Ferrara - Le chiocciole? Una cartina al tornasole dei cambiamenti ambientali

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chiocciolaSono stati pubblicati nei giorni scorsi sulla rivista Plos ONE i risultati del progetto Evolution Megalab, un macroesperimento a cui hanno partecipato più di 6 mila volontari in tutta Europa, per lo più bambini e ragazzi delle scuole. Coordinati grazie ad un sito web tradotto in 11 lingue (www.evolution megalab.org), i volontari hanno osservato migliaia di chiocciole in natura, per studiare i cambiamenti evolutivi del colore del guscio e capire quale fosse il ruolo del riscaldamento globale.
Evolution Megalab, coordinato a livello nazionale da Giorgio Bertorelle, della Sezione di Biologia Evolutiva dell’Università di Ferrara, in collaborazione con Stefano Mazzotti, del Museo di Storia Naturale di Ferrara, è un progetto di “Citizen Science”, una nuova modalità di scienza partecipata e condivisa, che chiama in causa i cittadini e il loro contributo.

Sono state 3mila le località dei 15 paesi europei coinvolti nel progetto, lanciato nel 2009, per commemorare l'anniversario di Darwin, in cui fra Aprile e Ottobre del 2009, i volontari hanno raccolto e studiato la Cepaea nemoralis, classificando gli esemplari in base al colore e al numero di striature sul guscio, e inserendo i dati sul sito web del progetto. Questi dati sono stati confrontati con l'enorme quantità di dati storici disponibili, anche grazie alle collezioni museali, e che riguardano osservazioni avvenute soprattutto tra il 1950 e il 1990.

“I risultati di questo progetto, – afferma il Prof. Bertorelle- che possiamo considerare per il numero di esemplari analizzato, più di mezzo milione, tra i più grandi studi di biologia evoluzionistica di sempre, – indicano due cose importanti. Primo, in pochi anni c'è stato un aumento di chiocciole chiare in risposta al surriscaldamento climatico ma solo in habitat dunosi. In altri ambienti (per esempio boschi e siepi) tale cambiamento evolutivo rapido non è avvenuto, probabilmente perché si attiva invece una risposta comportamentale di maggiore ricerca da parte delle chiocciole di aree ombreggiate. Secondo, inaspettatamente, si è verificato un aumento di chiocciole con unica striatura (banda) centrale, la cui causa non è ancora del tutto chiara, ma potrebbe essere legata ad un cambiamento nella presenza di predatori".

“Aspetto fondamentale – conclude Bertorelle - è che un studio come questo che dimostra i cambiamenti evolutivi avvenute in poche decine di anni è stato effettuato da cittadini volontari che hanno raccolto e catalogato i gusci delle chiocciole Cepaea. La “Citizen Science” è la scienza ‘fatta’ dai cittadini, un modo per avvicinare tutti alla scienza, dalle scuole alle famiglie, attraverso la partecipazione diretta ad una ricerca, e che permette a tutti di trasformarsi per un periodo in scienziati, offrendo anche  un contributo prezioso alla ricerca”.

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