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Congresso internazionale sulle applicazioni della spettroscopia Raman per l’arte e l’archeologia

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Da lunedì 5 a giovedì 8 settembre si terrà presso l’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo di Parma (via Università 12) il 6° congresso internazionale sulle applicazioni della spettroscopia Raman per l’arte e l’archeologia, organizzato dal Dr. Danilo Bersani del Dipartimento di Fisica dell’Università di Parma. L’inaugurazione si terrà presso l’Aula Magna lunedì 5 settembre alle ore 9, con i saluti di apertura del Rettore dell’Ateneo Gino Ferretti. L’International Congress on the Application of Raman Spectroscopy in Art and Archaeology è l’evento di riferimento internazionale per tutti coloro che utilizzano la spettroscopia Raman in ambito storico, artistico ed archeologico, e prevede circa 150 partecipanti, provenienti da tutto il mondo.
Il congresso, organizzato con cadenza biennale e giunto ormai alla 6a edizione, è nato nel 2001 al British Museum di Londra, mentre le edizioni successive si sono svolte a Ghent (2003), Parigi (2005), Modena (2007) e Bilbao (2009). Gli atti del congresso sono pubblicati su volumi speciali del “Journal of Raman Spectroscopy”.

La spettroscopia Raman e micro-Raman trova sempre maggiore utilizzo nello studio di manufatti archeologici e di opere d’arte antiche, moderne e contemporanee, grazie alla sua non-distruttività, rapidità, sensibilità e alla capacità di ottenere informazioni su campioni di qualunque natura senza richiederne una preparazione particolare. Particolarmente apprezzata in questo campo è la possibilità offerta dagli spettrometri Raman portatili di studiare oggetti “in situ”, senza muovere le opere dalla loro sede espositiva o di conservazione e usando una tecnica senza contatto.

I lavori presentati nelle ultime edizioni del congresso hanno interessato molti argomenti di studio come pigmenti, inchiostri, nuovi materiali dell’arte contemporanea, gemme, pietre, vetri, ceramiche, chemiometria su beni artistici, paleontologia, resine e protettivi, fibre, archeologia industriale, prodotti e meccanismi di corrosione, applicazioni delle scienze forensi ai beni culturali, sviluppo della strumentazione. La ricaduta scientifica ed applicativa degli studi proposti va quindi spesso oltre i confini delle applicazioni storico-artistiche della spettroscopia Raman.

Il gruppo di ricerca di presente nel Dipartimento di Fisica dell’Ateneo di Parma (Prof. Pier Paolo Lottici e Dr. Danilo Bersani) ha una lunga tradizione nella spettroscopia Raman e una consolidata esperienza nelle applicazioni di tale tecnica a problematiche storiche e artistiche, come evidenziato dalle numerose pubblicazioni su rivista e presentazioni a congressi nazionali e internazionali, oltre che dall’impegno didattico sia in termini di corsi che di tesi seguite nello specifico campo di ricerca. Per questi motivi il gruppo di ricerca parmigiano è stato indicato quale organizzatore della sesta edizione dell’International Congress on the Application of Raman Spectroscopy in Art and Archaeology.

L’Università di Parma è da tempo protagonista nella generazione di sinergie tra le anime scientifiche e umanistiche presenti nel campo della conservazione e del restauro dei beni culturali, come è dimostrato dai corsi di laurea specifici presenti nell’offerta formativa dell’Ateneo passata e presente (Scienze e tecnologie per la conservazione ed il restauro dei beni culturali - ex classe 41, Scienze per i beni culturali - ex classe 12S, Scienze per la conservazione e il restauro - classe 11M). Nella stessa prospettiva, sempre con il patrocinio dell’Ateneo, sono state organizzate negli ultimi anni varie giornate di studio multidisciplinari.

La città di Parma si è spesso avvalsa della spettroscopia Raman per lo studio dei propri beni culturali; studi Raman sono stati effettuati e presentati pubblicamente tramite conferenze e pubblicazioni in occasione delle manifestazioni legate al Parmigianino e, più recentemente, del Correggio. Varie collaborazioni sono state portate avanti e sono tuttora in atto con vari enti pubblici e privati, tra cui la Soprintendenza ai Beni Storici Artistici Demoetnoantropologici di Parma e Piacenza, la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali dell'Emilia Romagna, il Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina, la Fabbriceria della Cattedrale di Parma, il CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione. Il fatto quindi di ospitare l’edizione 2011 dell’International Congress on the Application of Raman Spectroscopy in Art and Archaeology non può altro che ribadire il ruolo di Parma nel coniugare Arte e Scienza.

Il congresso è patrocinato da Università degli Studi di Parma, Comune di Parma, Provincia di Parma, Biblioteca Palatina, Associazione Amici della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano di Parma, Soprintendenza ai Beni Storici Artistici Demoetnoantropologici di Parma e Piacenza e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.

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