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Un workshop internazionale a Unife sugli oggetti compatti nella nostra Galassia e sui buchi neri super-massicci in galassie lontane

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Da mercoledì 14 a venerdì 16 settembre nell’Aula Magna di Palazzo Bevilacqua-Costabili, sede della Facoltà di Economia, (via Voltapaletto, 11),  si terrà il  workshop internazionale di astrofisica delle alte energie: “X-ray astrophysics up to 511 keV” (http://www.fe.infn.it/astrofe2011), organizzato dall’Università di Ferrara e dall’ICRANET (International Center fo Relativistic Astrophysics) che ha sede a Pescara. Per tre giorni si discuterà di oggetti compatti, stelle di neutroni e buchi neri, che fanno parte di sistemi di binari che si trovano nella nostra Galassia e di buchi neri super-massicci (milioni di volte la massa del Sole) ubicati nei nuclei centrali di galassie peculiari.
“Una delle questioni fondamentali ancora aperte per molti oggetti compatti nella nostra Galassia che emettono raggi X – spiega il Prof. Filippo Frontera del Dipartimento di Fisica dell’Università di Ferrara - è quella di stabilire la loro natura: sono stelle di neutroni o buchi neri?  Questo è uno dei temi principali che saranno affrontati durante il convegno e la domanda a cui si cercherà di rispondere è se si possa consentire di stabilire in modo inequivocabile la loro natura”. 

“Si parlerà inoltre – prosegue Frontera - dei modelli di emissione della radiazione X dagli oggetti compatti e della scoperta di correlazioni tra grandezze osservabili, della massa degli oggetti compatti nella nostra Galassia. Si cercherà di stabilire se c’è una connessione tra caratteristiche osservate negli oggetti compatti Galattici e quelle osservate nei buchi neri super-massicci in Galassie lontane e anche quale tipo di missione e di strumentazione è richiesta per fare tutte le stime di massa. Il problema  della massa riguarderà, infatti, non solo quella degli oggetti compatti nella nostra Galassia, ma anche quella oscura nascosta negli ammassi di Galassie e, più in generale, nell’Universo”.

Al workshop verranno inoltre affrontate questioni di grande rilievo nell’astrofisica moderna e nella cosmologia, come la ricerca di antimateria  per mezzo dell’osservazione dei raggi X e gamma celesti.

“Oltre che di problemi aperti  - conclude Frontera - si parlerà di missioni di astrofisica in raggi X imminenti e di missioni in corso di studio. Tra le prime,  la missione americana NUSTAR, che per la prima volta avrà a bordo ottiche focalizzanti di raggi X di alta energia (fino a 80 keV), la stessa energia dei fotoni che, per esempio, vengono impiegati dai dentisti per le loro radiografie. Sarà presente la stessa responsabile della missione, Fiona Harrison, del California Institute of Technology di Pasadena, in California. Al workshop verrà inoltre presentato e discusso il progetto LAUE, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, in cui è coinvolta l’industria insieme all’Università di Ferrara e gli enti di ricerca italiani CNR, INAF. LAUE, dedicato allo sviluppo di ottiche focalizzanti per raggi gamma oltre 80 keV. Tali ottiche, non solo apriranno una nuova finestra di indagine astrofisica, ma potranno essere utilizzate anche per la diagnostica e la radioterapia”.

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