
Grazie a personalità di notevole rilevanza nel contesto nazionale e internazionale, l’evento ha l'obiettivo di condurre un'analisi ed un confronto sulle cause della crisi finanziaria e dei debiti sovrani con cui si stanno scontrando non solo l’Italia ma anche l'Unione economica e monetaria e l'Unione europea, nel contesto di un difficile scenario internazionale. Particolare attenzione verrà posta anche alle exit strategies europea e italiana per il rilancio di una crescita che non sia effimera ma duratura.
Sarà l’occasione per un dibattito sul liberalismo sociale e il federalismo solidale, paradigma su cui Quadrio Curzio ha a lungo riflettuto e scritto. Ma anche sulla proposta di EuroUnionBond avanzata da Romano Prodi e lo stesso Alberto Quadrio Curzio, nonché sui punti di forza e di debolezza dell’economia reale italiana che la visione di Giorgio Squinzi, neo-presidente (designato) di Confindustria, collocherà nel contesto internazionale dove egli ha portato la sua impresa manifatturiera al successo.
Sulla base del saggio-intervista di Alberto Quadrio Curzio, l’incontro sarà dunque l’occasione per cercare una traiettoria per lasciarsi la crisi alle spalle, pur limitandosi a riflessioni e proposte che indicano un iter in corso.
Tra i temi affrontati soprattutto quelli di maggiore attualità: il divario tra finanza ed economia reale, il rapporto tra economia e istituzioni, i meriti e le carenze della governance europea ed italiana, i fattori della recessione in Eurolandia e in Italia, il futuro dell’Euro e il ruolo della Banca Centrale Europea, il Fondo “salva Stati” ESM e il “Fiscal Compact”.
Ma non solo. Riflessioni ad ampio spettro anche sulle specificità dell’Italia: le riforme necessarie, la finanza pubblica, le liberalizzazioni e la concorrenza, i giovani e il mercato del lavoro, la semplificazione normativa, il superamento del dualismo Nord-Sud e il sistema di istruzione e formazione.
Quadrio Curzio, in merito al liberalismo sociale e al federalismo solidale, ha ribadito che si tratta di “riflessioni nel tentativo di trovare un paradigma che si fonda sulla combinazione di sussidiarietà e solidarietà nella promozione dello sviluppo. La finalità è quella di fondare un modello che coniughi libertà e responsabilità, ovvero le caratteristiche dell’Eurodemocrazia, intesa come unione, di Popoli e di Stati e delle democrazie che la compongono, e di promuovere pertanto la persona e il bene comune”.