
Ingmar Grenthe presenterà alcune delle soluzioni tecniche attualmente più avanzate per quanto riguarda il cosiddetto “back-end” del ciclo di produzione di energia nucleare, e proporrà anche alcune riflessioni in merito alle implicazioni sociali ed economiche che sono legate a questo problema e che sono fortemente connesse a questioni politiche.
«Il problema delle scorie nucleari – spiega Marilena Tolazzi, docente di fondamenti chimici delle tecnologie dell’Università di Udine e coordinatrice del seminario – va affrontato indipendentemente da quello che potrà essere il futuro dell’energia nucleare. Ogni possibile soluzione pone, infatti, problemi che, ad eccezione di quello del surriscaldamento globale, sono nuovi per la società, la scienza e l’ingegneria».