
Il congresso - organizzato dall’Università degli studi dell’Insubria, insieme al Centro Nazionale Trapianti, all’Istituto Superiore di Sanità e alle principali Società Scientifiche Nazionali e Internazionali nel settore dell’infettivologia dell’epatologia e dei trapianti d’organo – è stato aperto oggi all’Ata Hotel di Varese, dal rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Alberto Coen Porisini; dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo di Varese, Callisto Bravi e dal sindaco di Varese, Attilio Fontana. A introdurre i lavori è stata una relazione a due voci sul tema della complessità, a cura del professor Giulio Casati, fisico, direttore della Lake Como School of Advanced Studies, e di Francis Delmonico, chirurgo dell’Harward Medical School di Boston.
Nei prossimi giorni saranno approfondite tutte le tematiche legate alle infezioni nel paziente sottoposto a trapianto d’organo, con particolare attenzione alle nuove terapie dell’epatite da HCV nella popolazione di pazienti trapiantati, alla luce della disponibilità di nuovi farmaci estremamente efficaci. Data la presenza massiccia di relatori (oltre cinquanta) e partecipanti da tutto il mondo il Congresso è l’occasione per un confronto tra le esperienze italiane e quelle internazionali.