
Divenuto popolare in tutto il mondo grazie al film basato sul suo personaggio, interpretato sullo schermo da Robin Williams, Hunter (Patch) Adams, è il dottore a cui si deve l'invenzione di una terapia tutta particolare: quella del sorriso.
Vero e proprio clown della sala d'aspetto, Adams ha iniziato il suo praticantato rispolverando il vero senso del giuramento di Ippocrate e dandogli nuovo significato, ossia nella convinzione che “la salute dovrebbe essere costituita da un'interazione d'amore con l'essere umano non una transazione d'affari”.
“L’amore è la mia più grande esperienza, - ha detto Patch Adams- le terapie invece sono procedure che aiutano un professionista nel proprio lavoro, ma nessuna Facoltà di Medicina e nessuna scuola al mondo insegnano l’empatia e l’amore come stile di vita. Ho visitato oltre 70 paesi e ho trovato le persone ugualmente meravigliose , non ho però rispetto per nessun governo perché il sistema attuale promuove la prevaricazione , il denaro e l’avarizia; la struttura gerarchica di per sé è antitetica alla strategia dell’amore”.
“Non esiste una ricetta per la felicità – ha continuato - bisogna inebriarsi di natura e di arte ed essere al servizio dell’amore. Sono grato alla vita per milioni di cose, ”costruisco“ me stesso ogni giorno e decido di essere ciò che voglio essere”.
Il Rettore, prof. Francesco Tomasello, ha infine sottolineato che “se la medicina è solo impegno professionale si rischia di perdere l’uomo”.Patch Adams è nato il 28 maggio 1945 a Washington, DC ma subito si è poi trasferito con la famiglia nella Virginia del Nord dove ha frequentato la George Washington University, laureandosi brillantemente nel 1967.
Patch è presidente e fondatore del Gesundheit! Institute un’organizzazione sanitario-assistenziale e umanitaria no-profit con sede in West Virginia (USA).
L’obiettivo del Gesundheit! Institute prevede due aree di intervento:
1) la creazione di una clinica gratuita per l’erogazione di cure e assistenza sanitaria volta a valorizzare l’interazione medico-paziente e ad enfatizzare l’importanza della bidirezionalità della cura, attraverso empatia ed intimità unendo anche una buona dose di umorismo (“ridere fa bene alla salute”);
2) la realizzazione di un centro di formazione per lo studio di strategie progettuali e di problem-solving creative applicabili al cambiamento sociale e al sistema di erogazione della cura. In 37 anni di attività Patch è riuscito a costruire una rete internazionale di solidarietà di enorme portata. Infatti, se per i primi 12 anni del progetto pilota i pazienti sono stati gli individui e le loro famiglie, nel corso degli ultimi 20 anni i pazienti sono stati comunità e società che hanno deciso di guardare ai loro “organi” interni: il sistema ambientale, sociale, politico ed economico.